Titolo:

Dhil

Player:
Partecipanti:
Willy Merz
Città:
Torino
Country:
Italy
Year:
2004
Durata:
7' 59"
Numerazione:
122.a.4
Info brano:
Dhil, per contrabasso solo. Dhil: arabo "corda grossa". Indica la corda più grave dell'ud, ma anche una voce bassa e un particolare tipo di "Nuba", forma principaledella musica classica arabo-andalusiana. Il contrabasso è
Supporto:
a
Posizione:
12/04
Materiali:
Al contrabasso Willy Merz.
Informazioni tecniche:
mp3
Descrizione:
Willy Merz è compositore, direttore d'orchestra e contrabbassista. Diplomatosi in Contrabasso e in Composizione presso il Conservatorio di Torino e in Direzione d'Orchestra presso il Conservatorio di Milano, si è perfezionato all'Accademia Chigiana di Siena con Franco Donatoni, all'IRCAM di Parigi e con Fernand Leitner in Direzione d'Orchestra. Nel 2003 è stato preiato dal "Councours international de Composition" di Friburgo. Sue composizioni sono abitualmente eseguite in importanti Festivals europei e diffuse su France Culture, Suedwest Rundfunk e RAITRE. Nel 2003 la sua opera "Ulysses" è stata eseguita presso il Teatro Colòn di Buenos Aires.

Dépaysements è una serie di lavori per strumento solo e per voce e pianoforte dedicati ad incontri tra la musica contemporanea e le tradizioni extra-europee. TT: 69′ 42". Dépaysements è un lavoro di sfioramenti, marginalità e sconfinamenti. La traccia em,ozionale che lo attraversa è una permanente condizione di deriva o naufragio di un paesaggio nelll’altro. Si gioca l’inserimento di suggestioni geografiche in un sistema centrifugo dove, scivolando semanticamente, ognuna di questa si sottrae all atrappola della definizione o non definizione di sé. L’"artificio delle temporalità" tra musica colta occidentale e il dato extraeuropeo, con la sua diversa percezione della storia, ispira l’intero ciclo per un convivere di identità stimolate al movimento non solo dalla trama delle storie del passato ma anche e soprattutto da sempre più compromettenti e politiche ipotesi di futuro. Il CD "Dépaysements" si compone di 10 tracce: 1: Maftir (2003) per viola da gamba sola, 6′ 46", viola Hille Perl; 2: Mizmor (1999) per pianoforte solo, 4′ 48", pianoforte Cristina Barbuti; 3- 6: Le divan oriental-occidental (2002) Quatre chansons pour voix et piano, soprano Linda Campanella, pianoforte Cristina Barbuti 3: Ad’h’â at–tanâ’i (testo di Ibn Zaydun), 7′ 14"; 4: Gestern mittags (testo di R. M. Rilke), 4′ 59"; 5: Gingo biloba (testo di J. W. Von Goethe), 6’07"; 6: L’âme que l’amour ne connaît (testo di Rûmi), 4′ 49"; 7: Dhil (2004) per contrabasso solo, 7′ 59", contrabasso Willy Merz; 8: Pardes (2003) per percussione sola, 13′ 34", percussioni Thierry Miroglio; 9 Dung (1998) per faagotto solo, 5′ 33", fagotto Diego Chenna; 10: Reng (2003) per viola sola, 7′ 48", viola Danilo Rossi.

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