Titolo:

CANTIERE APERTO – domenica 18 giugno Fondazione No Man’s Land

Manifesto:
Data:
Descrizione:

No Man’s Land Foundation

presenta

Con l’installazione di Gülsün Karamustafa

The Long Thin Thread / Filo Lungo e Sottile

 

domenica 18 giugno 2023

dalle ore 12.00 alle ore 19.00

Contrada Rotacesta, Loreto Aprutino (Pe)

Zerynthia Associazione per l’Arte Contemporanea OdV in collaborazione con AWARE – Bellezza Resistente presenta Cantiere Aperto la prima rassegna di arte contemporanea, musica e poesia a No Man’s Land. La manifestazione, promossa dalla Fondazione No Man’s Land è realizzata con il patrocinio del Comune di Loreto Aprutino in collaborazione con AWARE – Bellezza Resistente, e si avvale della media partnership de Il Centro.

Domenica 18 giugno 2023 No Man’s land, si animerà con Arte, Musica, Poesia, momenti di riflessione e talk, con la partecipazione di artisti in dialogo con le installazioni presenti.

In occasione di questo evento, il museo a cielo aperto di No Man’s Land si arricchirà anche dell’installazione site specific permanente di Gülsün Karamustafa (Ankara, 1946). L’artista e regista è riconosciuta come “uno degli artisti più schietti e celebrati della Turchia”. Nella giornata di domenica 18 giugno sarà presente per l’inaugurazione e per partecipare ad un talk di approfondimento con Cecilia Casorati, Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

Utilizzando narrazioni personali e storiche, Karamustafa esplora le questioni socio-politiche della Turchia moderna e affronta temi quali il genere, l’esilio e l’etnia, lo spostamento e la migrazione. Per la realizzazione della sua installazione, l’artista afferma come l’idea sia nata – Pensando ai confini, alle persone che hanno lasciato i propri territori per una vita migliore (…) la mia mente ha percorso tanti sentieri fino ad arrivare al punto in cui mi sono convinta che tre vecchie macchine da cucire gettate a caso sul fertile terreno di No Man’s Land parlerebbero dell’argomento in modo semplice e discreto. Le macchine da cucire mi hanno sempre affascinato, in quanto sono i simboli della produttività personalizzata e la loro relazione con il lavoro delle donne è inevitabile. Dalla loro invenzione nel 1830 sono state l’aiuto più utile e affidabile nelle case dove hanno continuato il loro servizio costante fino ad ora. In tutti i casi durante i tempi delle grandi migrazioni e delle diaspore sono stati i primi oggetti a essere messi da parte per via della loro pesantezza. Credo fermamente che in tutte le storie di migrazione ci sia un “filo lungo e sottile” immaginario che collega le persone alle loro vite di nuovi arrivati, nei territori raggiunti. In molti paesi le donne cercano di costruirsi una nuova vita lavorando nei “negozi di riparazione di abiti” o nell’industria tessile, anch’essi dipendenti dal lavoro femminile e strettamente legati ad una macchina da cucire. “Il cucito ripara l’anima” così come la vita spezzata delle persone in cerca di prospettive, dando loro nuove possibilità.

Con la rassegna Cantiere Aperto No Man’s Land diventa ancora una volta, luogo di incontro, progettazione e diffusione delle idee di Yona Friedman che, a partire dal 2016, intravide nella “terra di tutti” la realizzazione di un’architettura mobile, adattabile alle esigenze di una comunità libera, condivisa e partecipata.

Le migrazioni, tema scelto per questa rassegna, trae ispirazione da La città dei rifugiati di Friedman, moduli abitativi facilmente componibili e trasportabili, di cui sono visibili alcuni prototipi nel prato della fondazione, proposti come soluzione alle grandi migrazioni, tema oggi quanto mai attuale. Gli studenti del Dipartimento di Architettura dell’Università di Pescara saranno coprotagonisti dell’evento attraverso un workshop già in corso di Architettura Mobile / tra Arte e Architettura, progetto di Yona Friedman che si svolgerà durante tutto il mese di maggio sul prato della Fondazione. Una parte dei moduli abitativi di Yona Friedman verranno allestiti dagli studenti per accogliere gli ospiti durante il Cantiere Aperto il 18 giugno.

L’evento vuole mantenere la transitorietà della musica diffusa, senza un palco fisso, che spinge il visitatore a muoversi liberamente e integrarsi con un “cantiere” di sperimentazione a cielo aperto.

Programma della giornata

Musicisti

  • Artale Afro Percussion Band
  • Sandro Joyeux
  • Black Finesse
  • Chantssss
  • Ginevra Nervi
  • Carlo Crivelli

 

Poesia

  • Performance di apertura di Gaia Riposati con Massimo Di Leo e il violinista Marco Valabrega
  • Omaggio a Pierre Giquel
  • Ufficio Resurrezione, Rito di resurrezione 12 bis, comma 623 con Gaia Riposati e Sabrina D’Alessandro
  • Matteo Di Genova
  • Sacha Piersanti con Ludovica Bove

 

 

UFFICIO STAMPA

Flaminia Casucci- 3394953676 – Allegra Seganti – 335/5362856

 

Info:info@nomanslandfoundation.com www.nomanslandfoundation.com

Come arrivare: NO MAN’S LAND FOUNDATION: https://goo.gl/maps/fDxvQyShQsQ2

 

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

12.00 Inaugurazione installazione site-specific permanente di Gülsün Karamustafa

13.00 Buffet

14.00 Performance di apertura di Gaia Riposati con Massimo Di Leo e Marco Valabrega

14.20 Sandro Joyeux

14.50 Artale Afro Percussion Band

15.20 Matteo Di Genova (Performance di Poesia)

15.40 Black Finesse

16.10 Sabrina D’Alessandro con Gaia Riposati (Performance di Poesia)

16.30 Chantssss

17.00 Ginevra Nervi

17.30 Poesie di Pierre Giquel interpretate da Gaia Riposati

17.50 Sacha Piersanti con Ludovica Bove, Poesia da “L’Uomo è Verticale”

18.10 Carlo Crivelli (Improvvisazione alla Fisarmonica)

 

 

Fondazione No Man’s Land

fondazionenomansland@gmail.com – http://nomanslandfoundation.com

Facebook: /No Man’s Land Foundation – Instagram: @nomansland_foundation

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